Appartamenti

Salerno, Italy, 2016-2018


Esiste ancora, nel dominio della tecnica, la possibilità di uno spazio del raccolto (1), di uno spazio dove raccogliere ciò che resiste al divenire monetizzato delle nostre vite, dove raccogliere la nostra interiorità salvata dagli stereotipi estetici imposti dal mondo delle merci e degli scambi? Questo è lo spazio degli interni: ma non ogni spazio può essere il luogo del raccolto, di ciò che resiste nell'im-produttivo (2), ma solo quello che si pre-dispone all'ascolto delle risonanze, ad accogliere la reverie (3), il sogno inteso come evocazione del ricordo immemoriale, di chi abiterà quello spazio. Il lavoro sugli interiors consiste quindi nel pre-disporre il luogo della memoria delle radici, ma a partire dalla ricerca tipologica: una sorta di contingenza del Soggetto dialogante con la dimensione scientifica e storica dell'architettura.

 

(1) - "I bottoni di Lou', in: M. Cacciari, Dallo Steinhof, Milano, 1980.
(2) - [è, in analogia, il concetto di 'depense' di George Battaille]
(3) - G. Bachelard, La poetica dello spazio, Bari, 1975.