Articolo per la rubrica "L'architettura dopo la Storia" per "il Quotidiano del Sud"
«Nessun nome ha un briciolo di stabilità, poiché nulla impedisce che quelle cose che ora son rotonde si chiamino rette, e che le cose rette si chiamino rotonde»: con queste parole Platone, nella Settima Lettera, indica il grande problema dello scollamento tra ciò che si dice (i nomi) e la cosa a cui corrisponde quel dire (nomi ‘che i mortali hanno posto convinti che fossero veri’, Parmenide). In architettura il ‘nome’ è la forma: può un nome non solo dire la cosa ma essere la cosa stessa? Può mai il pensiero della cosa corrispondere alla ...
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