fedele architettura

Hannes Meyer: la funzione che conquista lo spirito

Articolo per la rubrica "L'architettura dopo la Storia" per "il Quotidiano del Sud"

Pier Giuseppe Fedele | Sabato, 24 Ottobre 2020

La modernità è divisa tra chi ha cercato un nuovo linguaggio architettonico, in cui l’Io ha finito per farla da padrone, e chi ha cercato di rivelare, oltre quell’Io, dimensioni e aspetti che riguardassero tutti, intendendo l’arte come una forma di conoscenza della realtà. Spesso l’ansia di adesione allo Zeitgeist (spirito del tempo) ha contraddistinto i primi, portandoli fuori strada. Per il fine dei secondi, ci si trova spesso a un modus operandi per sottrazione, dove ogni meno agìto sul linguaggio corrisponde a un più a favore dello spirito. Quest’ultimo atteggiamento – da non confondere con il cosiddetto ‘minimalismo’ – ha raggiunto vette altissime in tutte le arti. Nell’ «Interno Co.op» progettato da Hannes Meyer nel 1926 si ha ...

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